Se il GPS permette di "disegnare" i propri percorsi nello spazio delle città (cfr. il lavoro di Fabio Lucchesi) e di incrociarli con quelli degli altri (in un numero virtualmente infinito), modellizzare il comportamento delle folle laddove ci sono probabili alte densità (città, eventi in determinati spazi ecc.) è altra cosa: Paul P.Torres dell'università dell'Arizona sviluppa un software predittivo. Come si muoveranno le folle, che reazioni avranno, che via di fuga scieglieranno in occasione di eventi calamitosi? Ma anche: quali traiettorie sarebbero preferite dai pedoni in alternativa all'auto, o dove piazzare nella città gli esercizi commerciali in modo che si prestino in modo ottimale all'accesso delle "folle"? Come si diffonde un agente patogeno utilizzando i percorsi densi delle persone? Le nostre mappe delle città fisica si animeranno di una folla della quale si potranno forse cogliere i comportamenti per disegnare meglio gli spazi? Elias Canetti ("Massa e potere") sarebbe uno dei più interessati gli esiti di questa ricerca...
sabato 7 luglio 2007
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1 commento:
good start
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