martedì 24 aprile 2007

archivi geografici in rete: GTOPO30

Esistono sulla rete archivi preziosi da cui è possibile attingere per ottenere dati geografici di qualità.
In questo post ci occupiamo della copertura GTOPO30, curata dalla agenzia governativa statunitense US Geological Survey. GTOPO30 è un modello digitale del terreno che copre tutta la superficie del globo, con una risoluzione pari a 30 secondi d’arco (grosso modo un chilometro al suolo). La copertura è stata costruita dal 1993 al 1996 e in seguito progressivamente perfezionata integrando fonti diverse sia raster che vettoriali. La precisione è variabile in funzione delle fonti utilizzate; i metadati redatti da USGS (disponibili qui) dichiarano un più o meno 160 metri.
Questa copertura non è dunque un granché utile per analisi spaziali (ma può essere molto utile per migliorare le visualizzazioni cartografiche; per tutti i casi qualche applicazione significativa è pubblicata qui), ma ha almeno due importanti motivi di interesse.
Primo: è una copertura globale e si può avere informazione sugli angoli più sperduti della Terra; le sue dimensioni complessive valgono 21600 righe per 43200 colonne (novecentotrentatremilionicentoventimila punti).
Secondo: è gratuita e può essere liberamente scaricata da internet (a partire da qui). Tutto il dataset è organizzato in 33 tile di dimensioni variabili che possono essere scaricate in file compressi in formato tar.gz; una volta scompattati (con winrar, per esempio) si può dare un’occhiata a come è organizzato il dataset. Il modello vero e proprio è registrato in formato .dem, ma al modello è allegata una serie di file ASCII relativi a informazioni statistiche, coordinate di georeferenziazione, sistema di riferimento, ecc.; è presenta anche una griglia raster che dichiara punto per punto le fonti utilizzate per costruire il modello. Le coordinate sono geografiche, il datum è WGS84. Le versioni recenti di ArcGis aprono il formato .dem senza problemi. Per tutti i casi basterà rinominare il file .dem in .bil per aprirlo anche con versioni più datate.
Per quello che ci riguarda però il tool migliore per gestire GTOPO30 è un piccolo software gratuito, per altro molto noto, destinato espressamente alla visualizzazione dei modelli digitali del terreno, che si chiama 3DEM (info e download a partire da qui). 3DEM ha funzioni evolute che permettono di esplorare con efficacia GTOPO30. La sequenza operativa è più o meno la seguente: si avverte 3DEM che si vuole caricare una tile di GTOPO30, il software risponderà mostrando una interfaccia attraverso la quale può essere definita (in coordinate geografiche) l’estensione del dataset, obbligatoriamente quadrato, che si vuole estrarre (per inquadrare l’Italia, per esempio, si chiederà di fare centro su W012N42 e di estendersi nella quattro direzioni di 13 gradi); a questo punto 3DEM chiederà di localizzare sulle risorse locali le tile GTOPO30 necessarie per coprire l’estensione richiesta (per l’Italia, per esempio, ne sono necessarie due); infine il nuovo dataset sarà disponibile per la visualizzazione e per le altre operazioni possibili in 3DEM. Sarà tra l’altro possibile risolvere con semplicità alcuni problemi di dati mancanti.
Una volta così rifinito il modello, potrà essere esportato in un formato digeribile per il vostro GIS di elezione (per ArcGis, salvo un supplemento di istruttoria, sembra consigliabile uscire in GeoTiff). In apertura del post vedete una visualizzazione altimetrica realizzata col metodo descritto e restituita in ArcGis proiettando in UTM32N.

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