le "collections" di live local
Il post precedente trattava di come sia possibile utilizzare gli strumenti che google maps mette a disposizione per disegnare un proprio mashup direttamente dal browser. Più o meno le stesse funzionalità sono messe a disposizione da Microsoft con il suo Live Local (accesso da qui). In questo post verifichiamo se ci sono differenze sostanziali di funzionalità tra i due ambienti. Il principio di base è esattamente lo stesso: si ha la possibilità di salvare in remoto un mashup costruito disegnando sulle mappe di live local, solo a condizione di possedere un account (gratuito) su Windows Live. Microsoft chiama una mappa personale “Collection” e in effetti è il tab “collections” nell’interfaccia di maps.live che permette di accedere alle funzionalità di editing.
Come nelle My Maps di Google è possibile decidere se la mappa può essere condivisa e raggiungibile attraverso motori di ricerca oppure no; diversamente da Google esiste qui la possibilità di aggiungere alla mappa delle parole chiave (oltre al titolo e a una descrizione) per migliorare le funzionalità di ricerca. Come nelle My Maps di Google è possibile disegnare sulla carta (con lo strumento Scratch Pad) punti, linee e poligoni e associare alle geometrie informazione descrittiva: testi direttamente editabili, oppure fotografie o video disponibili in qualche archivio in rete, pubblico o privato; tuttavia le modalità di accesso a queste funzioni sono meno intuitive e meno potenti: non è possibile, per esempio modificare in alcun modo lo stile di testo. Disegnando una linea o un poligono in Live Local viene visualizzata la lunghezza reale delle distanze segnate; una funzionalità utile, salvo che le unità di misura non sono metriche ma espresse nel Sistema Inglese. Le possibilità di vestizione grafica sono efficienti, ma meno versatili di quelle di Google: un solo simbolo (il classico pushpin) per i punti, nessuna possibilità di regolare la trasparenza per linee e poligoni. A suo vantaggio Live Local consente di modificare lo stile di tratteggio delle linee, una funzionalità impossibile per le My Maps di Google. Anche in questo ambiente non è possibile importare dati già disponibili in formati standard (shapefile, gpx, ecc.).
Comprensibilmente le geometrie tracciate incorporeranno gli errori di georeferenziazione delle mappe e delle immagini; anche se va detto, come già rilevato in un post precedente, la georeferenziazione delle immagini Microsoft per l’Italia (la copertura “Italia 2000”) è molto buona, così come la qualità complessiva.
1 commento:
Sullo stesso portale c'è anche la possibilità di scaricare un plug-in per internet browser di Virtual Earth 3D.
E' uno pseudo Google Earth che in più del VE 2D ha un'interfaccia di navigazione molto simile a GE e le altimetrie integrate su mappa.
Per adesso, utilizzando un termine tecnico, è di legno. Speriamo nel futuro.
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