archivi geografici in rete: CORINE land cover
Supponiamo che si verifichi la seguente situazione: vi raggiunge una telefonata imprevista e qualcuno vi chiede: possiamo realizzare una carta che illustri l’estensione delle aree urbanizzate in Italia? Naturalmente entro il fine settimana. Magari per il fine settimana avevamo altre idee, ma possiamo comunque provarci. Potremmo utilizzare come fondo un hillshade, magari derivato da un modello di buona qualità liberamente scaricabile e disponibile per tutta Italia. Potremmo utilizzare lo SRTM, di cui abbiamo già parlato qui .
Sul fondo dovremo disporre una query di una copertura di uso del suolo che isoli le aree urbanizzate, industriali, occupate da infrastrutture, ecc.; il livello di definizione che ci siamo proposti di raggiungere ci consente di utilizzare uno splendido prodotto, realizzato attraverso il programma CORINE. Il programma CORINE (COoRdination of INformation on Environment) è stato definito dalla Commissione Europea nel 1985 con lo scopo di organizzare la raccolta di informazioni sull’ambiente e le risorse naturali della Comunità. Il programma ha previsto in particolare la produzione e raccolta di inventari legati al censimenti di biotopi, di valutazione della qualità dell’aria e, in particolare, di ricostruzioni dell’uso del suolo. Il progetto CORINE Land Cover ha creato una copertura d’uso del suolo estesa a tutta la Comunità Europea secondo una metodologia univoca per la prima volta nel 1990; l’organizzazione delle voci di uso del suolo, organizzate in livelli è diventata uno standard di riferimento assoluto. L’operazione è stata ripetuta nel 2000, e in questo caso è stata estesa ai paesi dell’Europa Centrale e Orientale. I dati del CORINE sono di pubblico dominio e disponibili in rete attraverso diversi portali, quasi sempre dopo una registrazione gratuita. Il portale più ricco è quello della Comunità Europea, a questo indirizzo.
Troverete dati e metadati di straordinaria qualità. Altrimenti potreste visitare qualche portale istituzionale italiano, per esempio quello dell’APAT Ministero dell’Ambiente, a questo indirizzo.
In apertura del post lo stato dell’urbanizzazione al 2000 della cosiddetta “ellisse della Toscana centrale”.
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