giovedì 22 febbraio 2007

geotagging con robogeo

Dov’ero quando ho scattato questa foto? Sarà capitato a molti di avere questo dubbio, soprattutto quando si rivedono le foto riprese durante viaggi o escursioni domenicali. Rispondere a questa domanda è relativamente facile, se si dispone di un dispositivo GPS e si sa che nelle informazioni accessorie associate alle immagini jpeg e tiff (exif) è possibile registrare le coordinate del punto di ripresa. Questa operazione, che si definisce geotagging, può essere condotta manualmente con un semplice editor exif (fabio.nardini consiglia exifer, freeware, disponibile a www.friedemann-schmidt.com/software/exifer/), ma è infinitamente più pratica con un software dedicato. Esistono alcuni software freeware dedicati allo scopo: per esempio WWMX location stamper (info: www.wwmx.org/Download.aspx). Suggeriamo tuttavia di dare un’occhiata anche a RoboGEO (www.robogeo.com), che per poco meno di 40$ per una licenza per uso personale, permette di ottenere con semplicità una serie di cose interessanti. La sequenza operativa è più o meno la seguente: uscite, accendete il vostro GPS, che deve essere in grado di registrare la traccia degli spostamenti (un vecchio garmin va benone, se volete un oggetto più stiloso, ma dedicato solo a questo scopo, potreste usare un Sony GPS-CS1) e cominciate a fare foto. Potete dimenticarvi del GPS, salvo di sostituire le pile quando c’è bisogno e di non superare il limite di trackpoints che il dispositivo è in grado di memorizzare. Tornati a casa caricate le immagini su RoboGEO che leggerà i metadata e saprà a che ora ogni immagine è stata scattata. Potrete tarare l’orologio della fotocamera con quello del GPS (è una buona idea fotografare anche la schermata del garmin con l’ora in evidenza e calcolare la differenza tra quanto c’è scritto nell’exif e quando si legge sullo schermo). RoboGEO modificherà l’ora di ripresa di tutte le immagini sulla base della taratura. A questo punto collegate il GPS a una porta USB e lasciate che il software scriva nell’exif di ciascuna foto le coordinate del trackpoint più vicino nel tempo ai momenti di scatto delle foto. Ciò fatto potrete: scrivere automaticamente le coordinate del punto di ripresa nell’exif delle foto; stampare le coordinate in basso sulle foto; salvare un file kml o kmz per Google Earth; esportare una pagina web Google Map; esportare per il servizio di Flickr destinato alle foto provviste di geotag; e altre cose ancora, tra cui, scusate se è poco, salvare uno shapefile puntuale dei punti di ripresa con incorporati gli hot link alle immagini.

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