venerdì 14 settembre 2007

Da ArcGis 9.x a Google Maps: una ricetta passo-passo

Molti si domandano come sia possibile creare una mappa di Google Maps (un vero mashup!) partendo da elementi presenti in una mappa generata in ArcMap. Dopo molte ricerche ed alcuni esperimenti oggi vediamo un metodo che dà buoni risultati senza spendere un euro (eccetuando il costo non proprio trascurabile di ArcGis 9.x ...).

La ricetta per l'impaziente è presto detta:

ingredienti:
1) ArcGis 9.x
2) i propri tematismi gis in formato shapefile
3) l'ArcScript "ArcMap2GMap" realizzata da un gruppo di ricercatori dell'Università del Texas liberamente scaricabile (da qui se avete ArcGis 9.0 e da qui se avete la 9.1 o la 9.2)

Preparazione:
- Una volta scaricato l'ArcScript "ArcMap2GMap" estraete il contenuto in c:\ in modo da avere una cartella (C:\ArcMap2GMap) che contenga tutto il necessario.
Aprite il progetto di arcmap ivi contenuto (ArcMap2GMap.mxd) in una nuova sessione di ArcMap.
Avrete davanti a voi l'interfaccia di ArcMap con una nuova toolbar che si chiama, (indovinate un po?) ArcMap2GMap!
- Caricate adesso i tematismi gis di vostro interesse non importa "vestirli" questa operazione si farà successivamente in fase di conversione.
Raccomandazione: è necessario che i tematismi siano in formato shapefile e che le informazioni siano georiferite mediante un sistema di riferimento geografico non proiettato. WGS84 Geografico è perfetto. se avete dei tematismi in Gauss Boaga dovrete riprioettarli in WGS84; ma questo lo saprete fare di sicuro... (ah, no?! beh allora ci vuole un bel ripasso delle dispense di fabio.lucchesi)
- A questo punto si può far entrare in azione il nuovo strumento cliccando sul comando "ArcMap2GMap"; comparirà quindi una finestra di dialogo nella quale sarà possibile selezionare i tematismi interessati e caricarli uno per volta specificandone il colore, anche spessore e trasparenza se si stanno trattando entità lineari. Man mano che si caricheranno i tematismi, nello spazio di destra si riempirà automaticamente una lista. A fondo pagina è possibile inserie il nome dell'autore ed il titolo della mappa. Per completare questa fase sarà sufficiente fare clic su "Let's do it"!
- Lasciate "cuocere" ArcMap finchè non compare un avviso che vi permette di chiudere il programma o di visualizzare immediatamete il risultato facendo clic su "Launch Google Map".

Il "piatto" è pronto. Se aprite la cartella in C:\ArcMap2GMap vedrete che al suo interno è presente una cartella chiamata "mashupFiles" che contiene il file principale googlemap.html (visualizzabile via browser) e tutti i files accessori al suo funzionamento

Per i "palati" maggiormente raffinati e per i "cuochi" più bravi:
- Cercate di avere a disposizione uno spazio web gestibile via ftp e procuratevi la "Google Maps API key" relativa all'indirizzo web che ospiterà il mashup. Ripercorrendo la Preparazione avrete la possibilità di inserire la vostra API key nella finestra di dialogo.
- Se volete aggiungere una "guarnizione speciale" vi invito a creare nel vostro shapefile un campo che ospiti una descrizione anche sfruttando la "grammatica" html. Se lo ritenete utile potete usare anche il "Field Calculator" di ArcMap per generarlo in modo da richiamare i valori presenti nei vari campi della tabella. Nella finestra di dialogo di ArcMap2GMap vi sarà possibile specificare il campo che descrive ciascun elemento in modo tale che dentro le famose "nuvolette" di Google Map compaia la descrizione presente in detto campo.
- Se volete abbellire "il piatto" potreste usare un editor visuale di html come DreamWeaver per modificare il file googlemap.html.

Caricate la cartella mashupFiles sul vostro spazio web ed il "pranzo" è servito!
Un esempio del possibile risultato lo trovate qui.

mercoledì 5 settembre 2007

Google Earth: osservatorio astronomico e simulatore di volo

Che Google Earth sia un eccezionale mappamondo virtuale è cosa nota a tutti. Gli autori hanno voluto aggiungere nuove funzionalità a questo straordinario strumento rilasciando Google Earth 4.2:

- Sulla barra degli strumenti campeggia un'icona con un piccolo pianeta. Questo pulsante permette di alternare la visualizzazione classica di Google Earth con la visualizzazione del cielo visto dal quel luogo e degli astri che lo popolano. E' interessante notare che in questa modalità appaiono altri tipi di livelli visualizzabili come, ad esempio, le foto scattate dal telescopio astronomico Hubble o l'indicazione delle costellazioni. L'esperienza che ne scaturisce è dapprima un po' confusionaria, poi, una volta presa confidenza con i nuovi metodi di visualizzaizone tutto diventa molto, molto interessante.

- Altra funzionalità (nascosta) di Google Earth è il simulatore di volo: premendo simultaneamente i tasti Ctrl + Alt + A comparirà sullo schermo una finestra di dialogo nella quale potremo selezionare il modello di aereo col quale intenderemo volare e potremo indicare se vogliamo decollare da un aeroporto conosciuto o cominciare a volare direttamente dalla vista corrente. Usando i tasti direzionali e i tasti Ctrl e Alt potremo sorvolare l'intera superficie terrestre. Sicuramente divertente... se riuscirete a governare la prua del vostro aereo!

fonte: Mapperz